Lorenzo Ghiberti

Biografia
1378 - 1455

Sul l'artista

Lorenzo Ghiberti, (nato c. 1378, Pelago, Italia - morto 1 dicembre 1455, Firenze), scultore del primo Rinascimento italiano, le cui porte (Porte del Paradiso; 1425–52) per il Battistero della cattedrale di Firenze sono considerate una delle i più grandi capolavori dell'arte italiana del Quattrocento. Altre opere includono tre statue in bronzo per Orsanmichele (1416–25) e i rilievi per la cattedrale di Siena (1417–27). Ghiberti scrisse anche I Commentarii, tre trattati di storia e teoria dell'arte dall'antichità al suo tempo. Lorenzo dunque era figlio di Bartoluccio Ghiberti, e fin dai primi anni imparò l'arte dell'orefice da suo padre, che fu maestro eccellente e gli insegnò quel mestiere, che Lorenzo afferrò tanto bene, che vi divenne molto migliore del suo padre. Ma dilettandosi molto di più nelle arti della scultura e del disegno, talora maneggiava i colori, altre volte gettò di bronzo figurine e con molta grazia le finiva. Si dilettava anche nel falsificare le matrici di antiche medaglie e ritrasse molti dei suoi amici della vita del suo tempo. Vince un concorso pubblico, indetto dall'Arte dei Mercanti di Calimala, la corporazione dei più grandi mercanti fiorentini, per una coppia di porte nuove da collocare nel Battistero di Firenze. I principali concorrenti furono Ghiberti, Brunelleschi e Jacobo della Quercia. Sono sopravvissuti entrambi i pannelli di prova di Ghiberti e Brunelleschi. Il tema era il Sacrificio di Abramo e il pannello di Ghiberti era tecnicamente superiore con la sua modellazione liscia e la superficie brillante. Il Brunelleschi fu realizzato in più pezzi e successivamente collegati tra loro, ma il Ghiberti fu fuso in un unico pezzo. Ghiberti iniziò a lavorare alla prima coppia di porte nel 1403 e le completò nel 1424, un periodo di ventuno anni. Mostrano le grandi qualità di fascino e grazia associate a una brillante lavorazione. In seguito al successo di queste prime porte Ghiberti fu riconosciuto come maestro artigiano e gli fu offerta la commissione per una seconda coppia di porte, queste sono le sue famose "Porte del Paradiso". Lorenzo gestiva una bottega di grande successo e tra i suoi apprendisti più famosi c'erano Donatello e il pittore fiorentino Paolo Uccello.

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