Attraverso la mia arte, miro ad accendere un dialogo sui temi dell'individualità e dell'identità nel contesto del consumismo, offrendo una prospettiva non convenzionale sull'argomento. Il mio lavoro cerca di approfondire il ruolo pervasivo del consumismo nella nostra vita quotidiana e la sua rapida reattività agli eventi globali, come evidenziato dai cambiamenti nelle nostre abitudini di acquisto. Inoltre, esploro l’influenza dei social media sulla nostra cultura alimentare, dove le tendenze culinarie in rapida evoluzione influenzano la nostra domanda di prodotti innovativi, portando così a un esame delle implicazioni per la progettazione del prodotto e il suo potenziale di fungere da timestamp culturale.

All'interno dei prodotti che selezioniamo, si trova una grande quantità di informazioni sugli individui che effettuano queste scelte. Queste scelte rivelano aspetti personali come il background, la situazione finanziaria, le preferenze alimentari, la consapevolezza della sostenibilità e persino le dimensioni della famiglia. In quest'ottica, i prodotti diventano come le pennellate che modellano il ritratto di un consumatore.

Oltre a questi aspetti, i miei sforzi artistici si estendono ai temi della consapevolezza nutrizionale, della psicologia e della sostenibilità. Aspiro a trasformare il banale compito di fare la spesa in una simulazione accattivante. Il mio progetto in corso prevede la cura di un'ampia collezione di packaging internazionali, speciali e in edizione limitata, che utilizzo per realizzare borse per la spesa surreali, esclusive e di fascia alta. Questo sforzo ambizioso funge da base per un archivio internazionale di prodotti di supermercati, offrendo uno sguardo sulle potenziali offerte future dei supermercati.

In particolare, questi prodotti raccolti fisicamente non sono solo una musa ispiratrice per i miei dipinti, ma sono parte integrante della costruzione degli scaffali dei negozi che sosterranno il supermercato immaginario che sto sviluppando. La fusione di questi dipinti e installazioni culminerà in mostre future, invitando gli spettatori a interagire con il mondo sfaccettato del consumismo, dell’identità e della cultura.