Michel Francois

Michel François (nato nel 1956, Saint-Trond, Belgio) vive e lavora a Bruxelles. Ha rappresentato il Belgio alla Biennale di Venezia con Ann Veronica Janssens nel 1999 e il suo lavoro è stato incluso in Documenta 9 (1992). Tra le recenti mostre museali ricordiamo Pieces of Evidence, Ikon Gallery, Birmingham (2013); 45.000 affissi. 1994-2011, MAC's, Site du Grand Hornu (2011) e Plans d'évasion, SMAK, Gent (mostra itinerante 2009-10). Michel François è un artista concettuale e realizza sculture, video, fotografie, stampati, dipinti e installazioni. Non rivendica uno stile distintivo, ma crea una rete di connessioni mutevoli tra le sue opere e in ogni diversa mostra. I titoli delle sue mostre personali indicano spesso il suo interesse per la realtà contemporanea, gli uffici, gli ambienti domestici, la sorveglianza, la psicologia e lo stato di polizia. Per citarne solo alcuni: State of Being, Urban Placarding, Expanded Bureau, Déjà vu, Theatre of Operations e Pieces of Evidence. I significati nelle sue opere si accumulano nel tempo e variano a seconda della loro disposizione nello spazio, o del contesto. In modo simile a quello degli artisti dell'Arte Povera, François usa una grande economia di mezzi per trasformare oggetti e materiali apparentemente semplici, o tracce di eventi passati, in portatori di significato profondamente risonanti. Il suo lavoro può essere visto come un'esplorazione di causa ed effetto e dei modi in cui semplici gesti possono cambiare lo stato di un oggetto o avere conseguenze importanti. Alcune opere scultoree recenti, senza rivelare immediatamente le loro origini o il modo in cui sono state realizzate, invitano lo spettatore a considerare il grado in cui la mano dell'artista, o il caso, ha avuto un ruolo nella loro formazione.